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Come prepararsi ad una TAC?

La TAC è uno degli strumenti di maggiore importanza nel contesto del processo diagnostico e terapeutico di svariate patologie: “Tac” è l’acronimo di tomografia assiale computerizzata: con questo nome si è soliti indicare un esame radiologico di carattere non invasivo che sfrutta la potenza dei raggi X per elaborare delle immagini dettagliate dei complessi corporei analizzati. Il particolare livello di dettaglio garantito dalle immagini prodotte dai più moderni macchinari oggi presenti sul mercato permette di semplificare e velocizzare l’intero processo diagnostico, offrendo un quadro chiaro dello stato di salute di ogni paziente.
Questo tipo di accertamento è richiesto in svariate circostanze: la tac permette di verificare la presenza di ischemie, tumori, traumi, emorragie e lesioni che interessano il sistema nervoso, l’apparato muscoloscheletrico e gli organi dell’addome.

Chi può fare la tac?

La tac è un accertamento diagnostico che non presenta particolari controindicazioni per la maggior parte dei pazienti: questo tipo di screening tende a non produrre effetti collaterali, eccezion fatta che per sporadici casi di nausea, prurito e reazioni cutanee, quasi sempre connessi ad un’allergia.
Più frequente è incappare in qualche effetto collaterale dovuto all’impiego del mezzo di contrasto: nel caso in cui il soggetto da sottoporsi all’esame sia allergico, è opportuno che il medico curante valuti, di caso in caso, se richiederela tac o avvalersi di altri strumenti diagnostici.
La TAC all’addome, e in genere ogni esame che prevede l’impiego di radiazioni ionizzanti, è sconsigliato durante la gravidanza, mentre non comporta alcun tipo di conseguenza ai portatori di pacemaker.

Che differenza c’è tra tac e tac con mezzo di contrasto?

Rispetto alla TAC tradizionale, quella con mezzo di contrasto è utile a ricavare immagini ancor più dettagliate dei complessi analizzati: questo strumento assume particolare importanza nell’ambito del trattamento di soggetti affetti da patologie croniche, infiammatorie e tumorali.
L’iniezione del mezzo di contrasto agevola l’analisi dei complessi arteriosi e venosi, dei linfonodi e dei parenchimi.

Come ci si prepara ad una tac?

Per procedere allo svolgimento dell’esame nelle condizioni ideali, è necessario che il paziente si distenda su un lettino in una posizione specifica che cambia a seconda del distretto corporeo da analizzare. Il lettino, durante lo svolgimento dello screening, può effettuare alcuni movimenti automatici al fine di ottimizzare il lavoro compiuto dallo scanner.
La Tac richiede una preparazione specifica solo quando è necessario anche l’impiego del mezzo di contrasto: in questo caso, è necessario che il paziente si presenti allo screening a digiuno da almeno sei ore. In tutti gli altri casi è sufficiente presentare allo specialista gli esami del sangue che devono contenere i valori di creatinina e glicemia (per verificare lo stato di salute di fegato e reni). Il giorno precedente all’esame con mezzo di contrasto, il paziente dovrà idratarsi molto bevendo almeno 1,5 litri di acqua. Non è richiesta la sospensione di eventuali terapie farmacologiche già in corso in quanto non vi è nessun rischio, specialmente per i pazienti che assumono farmaci per ipertensione e diabete.

Rischi e disagi

La natura non invasiva della TAC rende questo tipo di accertamento sicuro e non doloroso per qualsiasi paziente: l’impiego di macchinari di ultima generazione, inoltre, rende sufficienti pochissimi minuti per lo svolgimento di tutte le procedure d’indagine diagnostica e riduce al massimo il rischio di dover fronteggiare sgradevoli effetti collaterali.
L’impiego di radiazioni ionizzanti sconsiglia comunque di ripetere l’esame ad intervalli di tempo troppo ravvicinati: per le donne in gravidanza è opportuno, laddove possibile, preferire la risonanza magnetica o l’ecografia.