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Condropatia rotulea | Significato, sintomi e come si cura

I problemi alla cartilagine sono tra le cause più frequenti di dolore al ginocchio. In medicina si definiscono condropatie, mentre, nello stadio più avanzato di usura della cartilagine, si definiscono artrosi. Tra le condropatie, la più comune è la condropatia rotulea. Interessa l’articolazione del ginocchio e può rivelarsi una condizione più o meno dolorosa, a seconda dello stato di deterioramento della cartilagine.

Il primo tra i sintomi, che di solito fa scattare un campanello d’allarme nei pazienti, è uno scricchiolio al ginocchio: si può avvertire scendendo le scale o dopo aver trascorso molto tempo seduti, magari durante un viaggio o dopo una lunga giornata di lavoro alla scrivania.

Spesso lo scricchiolio è dovuto a cause non preoccupanti, ma è sempre meglio accertarsi che l’articolazione non abbia problemi rivolgendosi al medico specialista per un esame approfondito.

Che cos’è la condropatia rotulea 

La condropatia rotulea – detta anche condromalacia patellare, condromalacia rotulea o condropatia femoro rotulea – è il consumo anomalo della cartilagine posizionata tra la parte posteriore della rotula e il femore. Questa condizione patologica causa nel tempo infiammazione, gonfiore e dolore sia durante i movimenti che a riposo.

Per capire meglio i motivi per cui si manifesta, facciamo un piccolo inciso. L’articolazione del ginocchio è composta da tre elementi portanti: la rotula o patella, posizionata al centro tra il femore, l’osso della coscia, e la tibia, l’osso nella gamba. La rotula è collegata al femore e alla tibia dai quadricipiti e dal legamento rotuleo. Ma c’è un altro attore che richiede una menzione speciale ed è la cartilagine: come in ogni articolazione, fa da cuscinetto e favorisce lo scorrimento delle superfici articolari senza frizioni.  

Quando si percepiscono degli scricchiolii nelle ginocchia, è probabile che la cartilagine rotulea possa essersi deteriorata, causando forti frizioni, e che il paziente si trovi nei primi livelli di condropatia rotulea.

Sintomi della condropatia al ginocchio

Oltre allo scricchiolio, la persona avverte un forte dolore sulla parte anteriore del ginocchio, con difficoltà a muovere l’articolazione. Spesso, nella fase più acuta della patologia, possono insorgere gonfiore e rigidità, che limitano il normale svolgimento delle attività quotidiane o sportive.

Cause della condropatia rotulea

Cosa porta all’assottigliamento e alla lesione della cartilagine? Le cause possono essere diverse. Tra le principali troviamo:

  • malformazioni congenite, che provocano un disallineamento di rotula, femore e tibia;
  • giovane età, in cui ossa e cartilagini sono ancora in fase di accrescimento;
  • età avanzata, in cui, al contrario, ossa e cartilagini sono soggette a deterioramento;
  • obesità, che comporta un carico di peso eccessivo sull’articolazione rispetto a quanto potrebbe normalmente sostenere;
  • attività sportiva agonistica, come sci, calcio o atletica, che sottopone l’articolazione ad uno sforzo ricorrente e prolungato;
  • lavori usuranti, che prevedono ginocchia a terra per ore durante il giorno;
  • traumi alla rotula, dovuti a incidenti di diversa natura;
  • artrosi, con una degenerazione progressiva della cartilagine rotulea.

Livelli di gravità della condropatia femoro-rotulea

La condropatia al ginocchio è una patologia che può evolversi. Significa che non esiste un solo stadio di assestamento, ma ben quattro, in cui la salute della cartilagine va via via ad aggravarsi:

Livello 1: la cartilagine presenta delle crepe molto superficiali;
Livello 2: la cartilagine ha microlesioni in più punti;
Livello 3: oltre a presentare delle crepe, la cartilagine si è assottigliata;
Livello 4: la cartilagine è gravemente compromessa, tanto da rendere visibile la rotula in alcuni punti.

Per valutare, anzitutto, la presenza di condropatia e lo stadio di avanzamento della patologia, è necessario sottoporsi ad una visita medica specialistica, che si svolge molto semplicemente.

Il medico parte dall’esame obiettivo del ginocchio: effettua alcune manovre per valutare i movimenti dell’articolazione e della rotula. In seconda battuta, sottopone il paziente all’anamnesi, cioè ad una serie di domande che consentono di apprendere sintomi, eventuali traumi, stile di vita o condizioni pregresse.

A completare il quadro clinico sono la radiografia al ginocchio e la risonanza magnetica, grazie alle quali il medico può osservare in dettaglio sia lo stato delle ossa che della cartilagine.

Cure e rimedi

La guarigione dalla condropatia è possibile, ma i trattamenti per recuperare la salute della cartilagine rotulea e dell’intera articolazione dipendono strettamente dallo stadio della patologia riscontrato dal medico ortopedico.

Solitamente, quando si parla di primo e secondo livello, i rimedi consigliati sono:

  • Riposo con ghiaccio ed eventuale assunzione di antinfiammatori;
  • Fisioterapia, per ridonare all’articolazione una mobilità completa e non dolorosa.

Quando la problematica si attesta al terzo e quarto livello, potrebbero essere necessari:

  • Artroscopia, un intervento chirurgico poco invasivo, che consente di riparare la cartilagine danneggiata;
  • Impianto di una protesi al ginocchio, che avviene spesso in compresenza di gonartrosi e quando la cartilagine ha subito danni irreversibili.