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Cos’è il neuroma di Morton, cosa lo causa e come curarlo 

Stai soffrendo da settimane di un dolore lancinante alle dita del piede? Potrebbe trattarsi di neuroma di Morton, una fastidiosa patologia infiammatoria che rende problematico camminare, correre e svolgere anche attività leggere in casa.

Ecco cos’è, perché si presenta e in che modo risolverlo una volta per tutte.

Cos’è il neuroma di Morton

Il neuroma di Morton, conosciuto anche come morbo di Morton o sindrome di Morton, è una patologia degenerativa a carico del nervo interdigitale (presente sotto e in mezzo ai metatarsi), che attraversa le dita contigue del piede. Le continue sollecitazioni del nervo, lo portano nel tempo a infiammarsi e a ingrossarsi.

Il neuroma non è altro che un aumento di volume del nervo stesso, dovuto alla formazione di tessuto fibroso al suo interno, la cui compressione genera dolore e fastidio costante, anche a riposo.

La metatarsalgia può colpire qualsiasi dito, anche se è più probabile uno sviluppo tra il terzo e il quarto metatarso, dove lo spazio tra le dita è minore rispetto agli altri.

Quali sono le cause

Il morbo di Morton colpisce sia uomini che donne, sebbene proprio queste ultime abbiano una propensione maggiore a sviluppare la patologia. Uno dei motivi sono calzature più strette rispetto agli uomini: un banalissimo esempio sono i tacchi a spillo, che forzano la posizione naturale delle dita del piede. Se portati spesso e a lungo, possono incidere sulla comparsa di un neuroma.

Altri eventi scatenanti sono traumi ripetuti al piede, dovuti a una frequente attività sportiva, come danza, arti marziali e running.

Altre cause finora accertate sono:

  • piede piatto o piede cavo;
  • alluce valgo;
  • obesità;
  • problemi posturali;
  • artrite reumatoide.

Quali sono i sintomi

Un dolore acuto e intermittente, che si irradia tra il terzo e il quarto dito del piede, è il primo campanello d’allarme del neuroma di Morton. Si presenta sotto forma di bruciore o di scosse elettriche, che proseguono anche fino alla caviglia.

Altri sintomi sono assenza di sensibilità e il formicolio. Nei casi di infiammazione avanzata, non è raro sentire al tatto una piccola pallina in corrispondenza della porzione dolorante del piede. Spesso il paziente la percepisce come un corpo estraneo nella scarpa mentre deambula.

Come curarlo e liberarsi dal dolore

Per una diagnosi accertata, ti consigliamo di rivolgerti a un chirurgo. Durante la visita, ti porrà specifiche domande, manipolerà il piede per localizzare il dolore e per valutare la presenza del neuroma o di un’altra potenziale patologia.

A seguito della visita, l’ortopedico potrà prescrivere esami di approfondimento come l’RX del piede, un’ecografia o una risonanza magnetica. Sarà lui a determinare l’esame più adatto da eseguire per una corretta diagnosi.

Solo dopo una conferma del neuroma di Morton, definirà il trattamento da seguire, che può essere conservativo o chirurgico.

  • È conservativo un trattamento mirato a ridurre l’infiammazione e il dolore. Esempi sono infiltrazioni di cortisone, l’utilizzo di plantari o la fisioterapia strumentale, finalizzata a ridurre la compressione del nervo del piede.
  • È chirurgico un intervento anche a bassa invasività, che prevede un’incisione cutanea per asportare il neuroma. La durata è abbastanza breve e ha un tempo di recupero di circa un mese, durante il quale si consiglia di usare le stampelle, per poi iniziare un ciclo di fisioterapia. Ovviamente, qualora il neuroma derivasse da una malformazione del piede – come il piede piatto – sarà necessario risolvere il problema a monte per evitare che i neuroma ricompaia.

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Dopo la visita ortopedica, il medico ti ha prescritto un RX del piede, una risonanza magnetica o un’ecografia? Puoi svolgerle presso il Medical Imaging di Curti, in convenzione con il SSN.

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