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Risonanza Magnetica | A cosa serve e quando farla

L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni, abbinata alla qualità e all’accuratezza delle immagini rilevabili tramite i nuovi apparecchi digitali, ha reso l’Rx torace una valida risorsa nella diagnosi di diverse patologie e malattie, riducendo, al contempo, la quantità di radiazioni dei Raggi X a cui il paziente viene esposto.

Come funziona la Risonanza Magnetica

La Risonanza Magnetica (RM), detta anche Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), utilizza forti campi magnetici e onde radio prodotti a loro volta da un grande magnete presente nella macchina, che riesce a riprodurre immagini dettagliate e tridimensionali dell’anatomia interna del corpo umano. 

Differentemente dalla TAC, non implica l’emissione di radiazioni ionizzanti o eventuali incisioni chirurgiche, caratteristica che rende la Risonanza Magnetica classica un esame sicuro e privo di eventuali controindicazioni, da poter ripetere anche a distanza di breve tempo. 

A cosa serve la Risonanza Magnetica

La Risonanza Magnetica, sia essa chiusa o aperta, è in grado di analizzare in modo dettagliato tutti gli organi e i tessuti del corpo, soprattutto molli poiché ricchi di acqua e quindi di atomi di idrogeno, il cui rilevamento consente l’acquisizione delle immagini da parte dei macchinari per la RMN. L’esame è altrettanto utile per la diagnosi delle malattie cerebrali, delle patologie della colonna vertebrale e delle problematiche alle articolazioni e alla cartilagine

In generale la Risonanza Magnetica Nucleare viene prescritta per analizzare diverse parti del corpo, quali:

  • l’apparato muscolo-scheletrico,
  • il sistema nervoso, 
  • l’apparato gastro-intestinale,
  • il sistema cardio-circolatorio,
  • l’apparato respiratorio.

Differenza tra Risonanza Magnetica chiusa e Risonanza Magnetica aperta

La differenza tra RMN chiusa e RMN aperta consiste, principalmente, nella diversa conformazione del macchinario. 

  • La Risonanza Magnetica Chiusa (o ad alto campo) viene eseguita con un macchinario dalla forma cilindrica aperto soltanto alle due estremità, al cui interno è collocato un lettino scorrevole. Negli ultimi anni sono stati progettati numerosi modelli tecnologicamente avanzati, come l’apparecchio Siemens Magnetom Aera, che presenta una profondità ridotta, grazie alla quale il paziente ha gran parte del corpo fuori dal cilindro, in base alla zona da analizzare. In questo modo si garantisce alla persona un’ampia visuale, aumentando il comfort e facilitando l’esame a soggetti obesi e claustrofobici. 
  • La Risonanza Magnetica Aperta si presenta invece come un’enorme C, con i magneti installati all’interno dei due bracci che la compongono, superiore e inferiore. Anche se a basso campo, i tempi d’esame non differiscono di molto rispetto alla versione chiusa, rilasciando comunque immagini diagnostiche di alta qualità. La sua caratteristica principale è il comfort per i pazienti, i quali godono di uno spazio quasi completamente aperto. Questa tipologia di macchina è particolarmente indicata per l’esecuzione dell’esame in caso di soggetti obesi, di pazienti che soffrono di claustrofobia, ma anche di bambini e anziani. Inoltre ha il vantaggio di poter essere svolta, in base alla valutazione del medico, anche da portatori di placche chirurgiche, punti di sutura, clip o protesi. 

Come si svolge l’esame 

L’esame non richiede particolari preparazioni, pertanto nei giorni precedenti si possono assumere i medicinali di cui si fa abitualmente uso e seguire la consueta alimentazione. 

L’esecuzione dell’esame è seguita interamente dal Tecnico Sanitario di Radiologia. In prima istanza, sottopone il soggetto ad un’intervista per verificare la presenza di eventuali protesi non visibili che potrebbero andare in contrasto con i campi elettromagnetici della RMN. Prima di far stendere il paziente sul lettino, lo invita a rimuovere eventuali oggetti metallici, come orecchini o piercing, e indumenti con zip o clip metalliche. 

Terminata la fase preliminare, il paziente viene fatto stendere sul lettino, su cui dovrà restare fermo e rilassato per tutta la durata dell’esame. Se vi state chiedendo quanto dura una Risonanza Magnetica, di norma la durata dell’esame può variare dai 30 ai 90 minuti in base alle zone del corpo da analizzare. 

Il Tecnico sarà sempre al fianco del paziente tramite un altoparlante collegato alla macchina, tramite il quale fornirà indicazioni sullo svolgimento dell’esame. 

Può capitare che la macchina in funzione emetta dei rumori molto forti, ma non c’è da preoccuparsi. Nel caso in cui risultino troppo fastidiosi, verranno forniti dei tappi per attutirne la potenza.

Come vestirsi durante una Risonanza Magnetica 

È consigliabile indossare sempre dei capi privi di elementi metallici e comodi, che consentano di muoversi con agilità e senza restrizioni di sorta. In generale, i Tecnici di radiologia raccomandano di: 

  • evitare l’applicazione di cosmetici, al cui interno possono trovarsi sostanze metalliche;
  • evitare di indossare gioielli e piercing di qualsiasi tipologia;
  • evitare di indossare indumenti con ganci automatici, zip o altri accessori metallici come spille e orologi. Jeans e reggiseni con ferretti sono dunque da sostituire con indumenti alternativi. 

Quali pazienti non possono sottoporsi a Risonanza Magnetica

  • Donne in gravidanza nelle prime 12 settimane, a meno di necessità o urgenza nel sottoporsi all’esame;
  • Portatori di pacemaker cardiaco o neurostimolatori, in quanto i campi magnetici dell’apparecchiatura potrebbero alterarne il corretto funzionamento; 
  • Soggetti con protesi metalliche, per evitare che i campi magnetici possano surriscaldarle o provocare il loro spostamento. È bene inoltre segnalare la presenza di tatuaggi, soprattutto se fatti diversi anni fa, quando era più comune l’uso di pigmenti metallici e lo svolgimento di professioni come il tornitore, il saldatore o il carrozziere, che comportano l’esposizione accidentale a eventuali schegge metalliche. 

Risonanza Magnetica con contrasto 

Il mezzo di contrasto viene richiesto quando c’è necessità di ottenere delle immagini ancora più nitide e dettagliate dei vasi sanguigni e degli organi interni. L’esame non presenta particolari controindicazioni, ma prima di essere effettuato è necessario assicurarsi che il paziente non sia soggetto a insufficienza renale o epatica e, soprattutto, non sia allergico alla sostanza utilizzata per lo svolgimento dell’esame: il gadolinio. 

Appurata l’idoneità del paziente, il mezzo di contrasto viene somministrato per via endovenosa una volta che il soggetto è steso sul lettino della Risonanza Magnetica. 

Rischi del mezzo di contrasto

Anche se raramente, il mezzo di contrasto può causare delle reazioni indesiderate, sia lievi che più gravose. Tra i sintomi, il paziente può avvertire mal di testa, nausea, vomito e vertigini, ma potrebbero insorgere anche reazioni allergiche che richiedono l’osservazione del medico, come arrossamento, gonfiore e difficoltà respiratorie. 

Per le donne in fase di allattamento è consigliato raccogliere e conservare il proprio latte prima di sottoporsi all’esame, poiché il mezzo di contrasto impiega tre le 24 e le 48 ore per essere smaltito. In questo modo le madri potranno evitare di trasmettere al bambino la sostanza in circolo tramite il latte. 

Risonanza Magnetica chi la prescrive

Per svolgere una Risonanza Magnetica è obbligatoria la prescrizione del medico curante o del medico specialista presso cui si è in cura, che indichi le motivazioni dell’esame e la zona del corpo da analizzare. L’impegnativa, invece, è necessaria se si vuole usufruire della convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, pagando il ticket previsto dalla Regione in cui si svolge la RMN. Non è invece richiesta se il paziente preferisce sottoporsi ad un esame a pagamento. 

Risonanza Magnetica aperta dove farla

Presso il Centro Diagnostico Polisanitaria Iodice Medical Imaging di Curti, in provincia di Caserta, è possibile svolgere sia l’esame in Risonanza Magnetica chiusa che in Risonanza Magnetica aperta. Per farlo è possibile prenotare tramite la sezione dedicata sul nostro sito web o telefonicamente al numero 0823843087 dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.30.  

Tempi di ritiro del referto

Solitamente, in base al periodo di esecuzione della Risonanza Magnetica, i tempi di elaborazione del referto variano da 1 a 3 giorni lavorativi. Il personale addetto comunicherà, ad ogni modo, le tempistiche al termine dell’esame. 

Oltre al ritiro del referto fisico, è possibile ottenere il rilascio del referto online tramite credenziali personali, che saranno fornite su richiesta del paziente dal personale in accettazione.