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Infiammazione della cuffia dei rotatori: sintomi e diagnosi

L’infiammazione della cuffia dei rotatori è un disturbo che interessa il complesso di muscoli e di tendini collocati nella spalla tra la scapola e l’omero. Questa condizione è piuttosto diffusa ma risolvibile: durante la fase acuta, la maggior parte dei soggetti affetti da questa condizione riscontra fenomeni dolorosi più o meno intensi e difficoltà motorie.

L’origine del problema è spesso da ricercarsi in uno sforzo eccessivo o in un trauma: spesso l’infiammazione si risolve in pochi giorni con un po’ di riposo e con il ricorso a farmaci antinfiammatori. Solo i casi più gravi rendono necessario l’impiego di specifiche terapie fisioterapiche.

Che cos’è l’infiammazione della cuffia dei rotatori

L’infiammazione della cuffia dei rotatori può provocare fastidio, dolori e difficoltà di movimento: questa condizione, infatti, comporta l’irrigidimento di tutta l’articolazione della spalla.

I fenomeni infiammatori che coinvolgono anche le borse, ossia le sacche che contengono il liquido che smorza gli attriti durante i movimenti, prendono il nome di “borsiti”.

Sintomi e Primo soccorso

Il sintomo più immediato ed evidente dell’infiammazione della cuffia dei rotatori è il dolore: quest’ultimo, indipendentemente dal livello di intensità, può risultare difficile da localizzare e proseguire anche a riposo. Molti soggetti, in particolare, lamentano dolore e fastidio anche durante il riposo notturno.

Sono sintomi comuni anche un senso di pesantezza delle spalle e delle braccia ed una marcata debolezza muscolare. I soggetti affetti da questo disturbo palesano anche una progressiva perdita di ampiezza nell’esecuzione dei movimenti che coinvolgono gli arti superiori.

Come diagnosticare l’infiammazione della cuffia dei rotatori

La diagnosi dell’infiammazione della cuffia dei rotarori parte dall’analisi macroscopica della spalla: generalmente la presenza di un’anomalia è riscontrabile già dal primo esame fisico ma, nella maggior parte dei casi, il ricorso ad una risonanza magnetica permette di ottenere una diagnosi più chiara e precisa.

In particolare, la risonanza magnetica aiuta a localizzare con maggior precisione il problema e a perfezionare di conseguenza l’intevento farmacologico e terapeutico necessario a risolverlo. Mediante questa tecnica diagnostica è altresì possibile identificare o escludere la compresenza di ulteriori anomalie in grado di causare dolore, come lacerazioni muscolari o fratture.

Preparazione e durata della risonanza magnetica

La risonanza magnetica non richiede una preparazione specifica: per sottoporsi all’esame non è necessario rimanere a digiuno. Al contrario è necessario privarsi di piercing e di indumenti o accessori contenenti parti metalliche prima di esporsi allo scanner.

E’ invece necessario il digiuno nel caso in cui l’accertamento prevedesse l’assunzione del mezzo di contrasto.

Sono previste limitazioni e preclusioni per i soggetti in gravidanza e per i portatori di protesi e pacemaker. Per queste categorie di pazienti è necessario uno specifico consulto medico prima di sottoporsi allo screening.

Quanto dura la risonanza magnetica?

Solitamente una risonanza magnetica ha una durata massima di 30 minuti.

Come prevenire l’infiammazione della cuffia dei rotatori

Prevenire con assoluta certezza l’infiammazione della cuffia dei rotatori è impossibile: si può però mettere l’intera articolazione della spalla nelle condizioni di resistere con maggiore efficacia al logorio ed alle sollecitazioni. A questo scopo può essere utile sottoporsi ad esercizi ginnici mirati a preservare la flessibilità e la forza dell’intero impianto muscolare, limitare gli sforzi, osservare un adeguato periodo di riposo in seguito ad una sollecitazione o alla comparsa del dolore e rivolgersi tempestivamente al proprio medico in presenza di una sintomatologia ricorrente.